dalla vita alla presenza
don Giacomini nel ricordo degli amici
introduzione di Giancarlo Martini
Sono qui raccolte le testimonianze di chi ha incontrato e conosciuto don Giacomini in diversi momenti della sua vita e del suo ministero sacerdotale a Galliate, a Novara e infine a Pallanza.
Non si tratta di un bilancio del suo percorso e del contributo da lui offerto. Non è un ritratto a tutto tondo, completo, pienamente coerente. Altri saranno i momenti per far luce sul ruolo da lui svolto nella comunità ecclesiale e nella società civile anche in anni tormentati e difficili.
Sono testimonianze che hanno il calore della conoscenza diretta e che portano anche il colore di chi scrive. Il testimone non parla solo della persona di cui rende testimonianza, ma anche di sé. Sono tanti punti di vista, tante prospettive, talvolta forse non pienamente integrabili, ma che comunque, almeno in parte, ci rendono quello che è stato per molti di noi, per chi ha avuto la benedizione di incontrarlo sul proprio cammino, o, addirittura, come per chi scrive, di essere stato cercato, "incontrato", e accolto da lui, da questo prete anticlericale, da questo credente laico, sempre resistente e sempre controcorrente, capace di tenerezze infinite e di violente invettive, di condividere il pianto e la sofferenza di chi è piegato dalla tragedia e di sdegnarsi con passione nei confronti di ogni avvilimento della dignità della persona.
Don Giacomini non sopportava gli "strabismi", come lui li chiamava, di chi faceva acrobazie per tenere insieme il verticale della fedeltà a Dio e l'orizzontale della fedeltà all'uomo. Non ha vissuto laceranti conflitti tra le due fedeltà. Ha testimoniato, pagando anche di persona, con parole e opere, che la fedeltà a Dio è fedeltà, rispetto, amore e passione per ogni creatura umana.
